L'Azzardo di Trump a Kuala Lumpur: Cosa Insegna la Politica Transazionale USA sull'Asia Sudorientale

Analisi della visita di Donald Trump al Vertice ASEAN 2025 a Kuala Lumpur. La sua politica estera transazionale sfida l'ASEAN Way, sollevando dubbi sulla credibilità USA e sul ruolo di coalizioni come AUKUS e Quad nell'equilibrio Indo-Pacifico contro la Cina.

ASIANORD AMERICA

Franco Fantera

10/29/2025

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Il "Teatro delle Grandi Potenze" all'ASEAN 2025

Quando il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è salito sul palcoscenico in occasione del 47° Vertice dell'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) a Kuala Lumpur, in Malesia, alla fine di ottobre 2025, la scena ha assunto i contorni di un "teatro delle grandi potenze". In soli tre giorni di cerimonie e accordi collaterali, Trump non solo ha mediato un cessate il fuoco di alto profilo tra Tailandia e Cambogia, ma ha anche firmato memorandum chiave sui minerali critici e framework commerciali bilaterali con Paesi come la Malesia.

Come sottolineato da testate come The Guardian e Reuters, l'immagine contava: Washington voleva segnalare un rinnovato, seppur episodico, impegno nell'Indo-Pacifico. Tuttavia, la natura altamente transazionale e personalizzata di questo impegno ha immediatamente sollevato preoccupazioni strategiche, riattivando il dibattito sulla prevedibilità della politica estera USA e sulle sfide che l'architettura di sicurezza regionale dovrà affrontare nei decenni a venire.

La Fragilità della Credibilità USA: Tra Pivot e Abbandono

L'interesse americano per l'Asia sudorientale non è una novità, bensì una traiettoria strategica che si estende dai progetti di contenimento della Guerra Fredda (come la SEATO) fino al "pivot" o "rebalance" verso l'Asia dell'amministrazione Obama nel 2011. Analisti del Council on Foreign Relations (CFR) e del Brookings Institution hanno sempre ribadito che l'attenzione alla regione è fondamentale non tanto per la sua potenza autonoma, quanto perché l'instabilità qui può provocare onde d'urto su tutte le catene di approvvigionamento globali e sugli equilibri strategici.

Eppure, i governi del Sud-Est asiatico ricordano bene le fasi di negligenza statunitense e l'impegno episodico, come rimarcato in analisi regionali. La visita di Trump, sebbene abbia rassicurato i partner sulla capacità di Washington di offrire leva strategica e armamenti, ha simultaneamente destato allarme per il suo approccio do ut des. La politica transazionale minaccia di minare la fiducia a lungo termine, poiché la sua sostenibilità è strettamente legata ai cicli elettorali interni statunitensi e al temperamento del leader di turno. La regione cerca prevedibilità tanto quanto potenza.

L'ASEAN Way sotto Pressione: Da Agenda-Setter a Sfondo

Il modello diplomatico dell'ASEAN, noto come "ASEAN Way", basato sul consenso, sulla diplomazia discreta e sul principio di centralità, è stato palesemente messo a dura prova dal grand-standing americano.

  • Centralità Sminuita: L'ASEAN, pur avendo accolto con favore la presenza del Presidente USA, si trova di fronte al dilemma di non voler essere trasformata da organizzatore di ultima istanza a mero sfondo per le showpiece bilaterali. Lo sforzo statunitense di inquadrare l'accordo Tailandia-Cambogia come un successo esclusivamente di Washington (e i tentativi di limitare il ruolo visibile della Cina) mina la capacità dell'ASEAN di gestire autonomamente l'agenda regionale.

  • Neutralità a Rischio: Come notato da Al Jazeera, la Malesia, in qualità di ospite, ha cercato di mantenere un delicato atto di equilibrio tra gli interessi economici vitali di USA e Cina. Il rischio, per molti opinion-maker regionali, è che l'eccessiva pressione delle grandi potenze spinga gli stati ASEAN ad adottare strategie di hedging o, peggio, un profondo accomodamento con Pechino, compromettendo l'attivismo non allineato che ha caratterizzato il blocco.

Mar Cinese Meridionale e Deterrenza Senza Strategia Politica

Il Mar Cinese Meridionale (South China Sea) resta il punto di infiammabilità persistente. Qui, le rivendicazioni storiche della Cina e la sua crescente assertività marittima si confrontano con gli sforzi USA di mobilitare i partner regionali per sostenere la libertà di navigazione.

Le analisi suggeriscono che, sebbene la strategia USA continui a sfidare la portata marittima cinese, l'orientamento di Trump potrebbe essere più focalizzato sulla leva economica che su operazioni marittime coercitive sostenute. Questa scelta, sebbene riduca l'attrito immediato, aumenta il rischio di crisi episodiche. Come avvertono gli esperti di sicurezza, la deterrenza senza una strategia politica duratura e coerente nel Mar Cinese Meridionale crea solo volatilità, non stabilità.

Le Lezioni per l'Occidente: Prevedibilità contro Grandezza Episodica

La visita di Trump a Kuala Lumpur offre chiare lezioni per gli Stati Uniti e per le coalizioni democratiche come AUKUS e Quad.

  1. Impegno Prevedibile vs. Grandezza Episodica: La regione valorizza la coerenza istituzionale più dei titoli di prima pagina. Le democrazie devono abbinare iniziative di alto profilo con un follow-through concreto, come un'architettura commerciale stabile (non soggetta a dazi imprevedibili), una cooperazione legale duratura e investimenti in infrastrutture di connettività marittima (blue-water investments). La credibilità fluisce dalla coerenza, non dall'opportunismo transazionale.

  2. Riconciliare Coalizione e Centralità ASEAN: I raggruppamenti di sicurezza come AUKUS (Australia, Regno Unito, Stati Uniti) e Quad (Stati Uniti, India, Giappone, Australia) sono visti da alcuni stati ASEAN (come Indonesia e Malesia) con preoccupazione, temendo che possano innescare una corsa agli armamenti e marginalizzare l'ASEAN. Il loro messaggio politico deve evitare di apparire esclusivo o mirato al contenimento. L'obiettivo non deve essere sostituire l'ASEAN, ma fungere da "amplificatore strategico" dei meccanismi regionali esistenti, come suggeriscono le analisi diplomatiche.

  3. Esportare Democrazia in Modo Sostanziale: Il sostegno ai valori democratici non può essere transazionale. Gli sforzi per rafforzare la resilienza democratica dovrebbero concentrarsi su iniziative consistenti e non coercitive: supporto alla società civile, capacity-building sul diritto marittimo internazionale e standard di trasparenza per le catene di approvvigionamento.

L'azzardo di Trump a Kuala Lumpur ha ricordato che il potere conta nell'Indo-Pacifico. Tuttavia, se gli Stati Uniti e i loro partner vogliono davvero difendere un ordine regionale basato su regole, devono dimostrare che il loro impegno va oltre il calcolo elettorale. Devono affiancare alla forza militare un metodo paziente e programmatico per costruire l'architettura duratura di cui l'Asia sudorientale ha disperatamente bisogno.