Le Prime 3 Mosse di Trump in Politica Estera

Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha 70 giorni prima di assumere ufficialmente l'incarico, ma ha già avviato importanti decisioni di politica estera. Le sue prime mosse riguardano temi chiave come le Nazioni Unite, la guerra Israele-Hamas e il conflitto Russia-Ucraina. Scopriamo i dettagli di queste scelte che potrebbero cambiare gli equilibri internazionali.

1. Le Nazioni Unite e la Difesa di Israele

Lunedì, Trump ha nominato Elise Stefanik come ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite. Conosciuta per il suo scetticismo verso l’ONU, Stefanik ha criticato l'organizzazione, accusandola di antisemitismo per le posizioni sugli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Inoltre, ha recentemente chiesto una “completa rivalutazione dei finanziamenti statunitensi alle Nazioni Unite.” Questa scelta segnala un probabile cambio di direzione, con un'amministrazione Trump determinata a sostenere Israele con maggiore fermezza sulla scena internazionale.

2. Supporto a Israele nel Conflitto con Hamas

Il secondo tema riguarda la guerra Israele-Hamas. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha rivelato di aver parlato con Trump più volte dalla sua elezione, trovando un’intesa sulle preoccupazioni legate alla minaccia iraniana. Il supporto di Trump a una “vittoria totale” israeliana indica un approccio deciso, sebbene egli abbia anche sottolineato la necessità di una fine della guerra a Gaza. Resta da vedere se il presidente eletto si impegnerà nei colloqui di cessate il fuoco tra Israele e Hamas.

3. La Guerra Russia-Ucraina e il Ruolo degli Stati Uniti

Infine, Trump ha preso posizione sulla guerra tra Russia e Ucraina. Secondo il Washington Post, Trump ha discusso giovedì scorso con il presidente russo Vladimir Putin per esortare Mosca a non intensificare il conflitto. Da parte russa, il Cremlino ha smentito le voci su un contatto concreto. Trump, che ha anche parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con Elon Musk, ha dichiarato di poter risolvere il conflitto in 24 ore, anche se i dettagli di questa promessa restano ancora indefiniti.

Queste mosse di politica estera delineano le intenzioni di Trump di posizionare gli Stati Uniti in ruoli strategici e di influenzare i futuri equilibri globali.

Federico Massini

13/11/2024 - 2 minuti di lettura